DOLOMITI FRIULANE, DOLOMITI SCONOSCIUTE Scarica qui il pdf del Depliant Anello Dolomiti Friulane |
Trekking ad anello da rifugio a rifugio nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, patrimonio mondiale dell’Unesco
Lontano dalle Dolomiti affollate, un vero e proprio raid escursionistico che in 4 giorni tocca i rifugi Flaiban-Pacherini, Pordenone, Padova e Giaf, attraversando in quota le meravigliose e selvagge vallate degli sconosciuti gruppi del Pramaggiore, dei Monfalconi, degli Spalti di Toro e del Cridola, con numerose possibilità di varianti con difficoltà e impegno diversi e di salite anche alpinistiche alle vette.
Sandra e Ivo di SentieriNatura hanno realizzato un video con gli scorci dell’Anello e il tracciato GPS dell’intero percorso!
Si può partire da uno qualunque dei Rifugi indicati, noi consigliamo di effettuare la traversata in senso orario. Da Forni di Sopra in Carnia si può fare la prima tappa al Rif. Flaiban-Pacherini o al Rif. Giaf, se si proviene dal pordenonese si può partire dal Rif. Pordenone, se invece si proviene dal Cadore (Pieve di Cadore) è più agevole partire dal Rif. Padova.
Dal Rifugio FLAIBAN-PACHERINI al Rifugio PORDENONE
Dal Rifugio si sale al passo di Suola, si valica la forcella Rua Alta, la forc. Pramaggiore (possibile salita alla vetta del monte Pramaggiore m. 2478, la più alta e panoramica del gruppo), quindi in discesa per la bucolica val dell’Inferno e la val Postegae al Rifugio Pordenone. Dislivello in salita 800 metri, ore 5-6, difficoltà EE (per la cima del Pramaggiore brevi passaggi di I grado). Segnavia CAI 363, 366 e 362.
In alternativa è possibile la salita al passo del Mus e la discesa diretta al Rifugio Pordenone per la val di Guerra e la val Postegae. Dislivello in salita 500 metri, ore 4, difficoltà E. Segnavia CAI 362. Dal passo del Mus per gli esperti possibile digressione al Torrione Comici per l’ardita ferrata Cassiopea (necessario set da ferrata, calcolare altre 2 ore). Pernottamento al Rifugio Pordenone.
Dal Rifugio PORDENONE al Rifugio PADOVA
La traversata al Rifugio Padova si effettua lungo la celebre val Montanaia per la forcella Montanaia, passando ai piedi dello straordinario Campanile di Val Montanaia, il “grido di pietra” conosciuto dagli alpinisti di tutta Europa. Percorso piuttosto faticoso ma in ambiente grandioso. Oltrepassata la forcella Montanaia si scende per la val d’Arade sino alla grande radura prativa del Rifugio Padova. Dislivello in salita 1100 metri, ore 5, difficoltà EE. Segnavia CAI 353 fino in val d’Arade, poi 342 e 346.
Per evitare la ripida discesa da forcella Montanaia il percorso alternativo è la salita per la valle Monfalcon di Cimoliana e la discesa in val d’Arade per la forcella Monfalcon di Forni, rinunciando però a vedere da vicino il Campanile. Segnavia CAI 349. Pernottamento al Rifugio Padova.
Dal Rifugio PADOVA al Rifugio GIAF
Dal Rifugio Padova si entra nel cuore dei Monfalconi. Sono possibili due itinerari. Il percorso più breve prevede di salire comodamente alla forcella Scodovacca in un bel paesaggio dolomitico e da qui scendere in breve al Rifugio Giaf, lungo il sentiero diretto oppure percorrendo anche un tratto dell’Anello di Bianchi. Dislivello in salita 700 metri, 3-4 ore, difficoltà E. Segnavia CAI 346.
Come alternativa, se non abbiamo già attraversato la forcella Monfalcon di Forni nella giornata precedente, si propone la spettacolare traversata di due alte forcelle, la forcella Monfalcon di Forni e la forcella di Las Busas, superando quel magico anfiteatro roccioso in cui sorge, in totale solitudine, la rossa struttura metallica del bivacco Marchi-Granzotto. Discesa da forcella di Las Busas su ghiaione, molto ripida nel primo tratto. Dislivello in salita 1100 metri, 6 ore, difficoltà EE. Segnavia CAI 342, poi 354. Pernottamento al Rifugio Giaf.
Dal Rifugio GIAF al Rifugio FLAIBAN-PACHERINI
La traversata al Rifugio Flaiban-Pacherini si svolge lungo l’incantevole Truoi dai sclops, il cosiddetto sentiero delle genzianelle, che in un continuo succedersi di ambienti e colpi d’occhio oltrepassa la forcella Urtisiel, l’ampio pianoro con la casera Valmenon, il Canpuros (la fiabesca prateria alpina che la fioritura estiva rende un luogo di sosta da sogno), le forcelle Brica e dell’Inferno, scendendo infine nell’alta val di Suola. Dislivello in salita 1000 metri, ore 6, difficoltà E. Segnavia CAI n. 361 (fino a Valmenon), 369 (fino al passo del Mus), 362. Pernottamento al Rifugio Flaiban-Pacherini.
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Per questo trekking è bene possedere un buon allenamento per superare in un solo giorno dislivelli di mille metri portando lo zaino in spalla. Effettuando l’anello come proposto non è necessaria attrezzatura da alpinismo o da ferrata, è sufficiente una certa sicurezza sui ghiaioni e sui sentieri stretti e poco agevoli (sono comunque possibili varianti più facili). Consigliamo di prevedere 4 o 5 giorni per godersi l’intero anello (compresi arrivo e partenza).
I nostri Rifugi sono a gestione familiare e offrono una cucina tipica con piatti preparati in modo accurato e porzioni abbondanti. I gestori saranno ben felici di dare tutte le informazioni necessarie agli escursionisti, e vi è anche la possibilità di usufruire delle guide naturalistiche del Parco delle Dolomiti Friulane.