Dalle prime esplorazioni agli inizi del secolo ad opera dei “soliti” Von Glanvell, Von Saar e Domenigg, queste cime hanno visto aprire sulle loro rocce un numero piuttosto limitato di vie: la storia alpinistica passa per i precursori degli anni ’30 come Del Torso e Coradazzi, e prosegue nel dopoguerra con Carpi, Macola, Antoniacomi e compagni, fino a Cozzolino e alle sparute apparizioni degli anni ’70. Anche Comici ha qui lasciato il segno con un’eccezionale scalata fino al 6° grado, ancor oggi la via più celebre della valle, sull’ardito Torrione che porta il suo nome.
Negli ultimi decenni del secolo scorso, mentre in giro per le Dolomiti si scatenava la caccia ad ogni metro libero di parete vincibile con ogni mezzo più o meno leale, qui la ricerca si era praticamente bloccata, lasciando torri e pilastri – se non addirittura intere pareti – ancora inviolate.
C’è voluta la passione e la formidabile costanza di un alpinista di Villa Santina non più ragazzino, Sergio Liessi, che dal 1999 in pochi anni ha aperto la bellezza di 35 vie solo in val di Suola, rendendo giustizia a queste pareti dalla falsa fama di friabilità, magari minori rispetto alle Dolomiti più celebri, di sicuro più autentiche.
Quasi tutte le vie proposte sono sue, accuratamente descritte tiro per tiro.
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