Una rete capillare di sentieri ben segnalati e l’ottimale collocazione di rifugi e bivacchi permette di programmare dei magnifici itinerari di trekking nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Una proposta completa e logisticamente perfetta per entrare per 5 giorni nel cuore roccioso delle Dolomiti è l’Anello delle Dolomiti Friulane.
Per apprezzare invece anche le più dolci e bucoliche Alpi Carniche, vi suggeriamo una traversata circolare di 4 giorni al Rifugio Giaf e alle Malghe Tartoi e Tragonia, cavalcando i versanti che abbracciano Forni di Sopra: è l’Alta Via di Forni.
Di seguito riportiamo i principali collegamenti che partono dal nostro rifugio, non dimenticando che siamo un posto tappa anche dell’alta via Carnia trekking e della Via Alpina.
Al Rifugio Giaf per il “Truoi dai Sclops”
E’ il percorso più suggestivo del Parco nel versante Fornese; noto come Truoi dai Sclops (Sentiero delle Genzianelle), è caratterizzato dall’attraversamento di vallate di grande fascino quali la val di Brica e la Valmenon (dove è posta l’omonima casera che può costituire anche un posto di fermata), con magnifici scorci ambientali e panorami verso il cuore dei Monfalconi. E’ meritevole per le particolarità botaniche che vi si incontrano nei vari ambienti tipici delle Dolomiti, tra boscaglie di pino mugo, ghiaioni, pascoli e praterie alpine.
Tempo di percorrenza: ore 5-6 fino al rifugio Giaf.
Carta topografica Tabacco foglio 02 – segnavia CAI n. 362-369-361
Al Rifugio Pordenone per il Passo del Mus
E’ l’itinerario più breve per raggiungere il versante pordenonese del Parco, con il rifugio Pordenone e la val Cimoliana. Valicato il passo del Mus, percorrendo quell’incantevole gioiello che è la val di Guerra ci si cala direttamente verso valle, oppure si può compiere un più lungo anello per la val di Brica o la Valmenon, da cui si può anche proseguire per la val Monfalcon di Forni fino al biv. Marchi-Granzotto.
Tempo di percorrenza: ore 3-4 fino al rifugio Pordenone
Carta topografica Tabacco foglio 02,021 – segnavia CAI n. 362
Al Rifugio Pussa per il Passo di Suola, la Forc. Rua Alta ed il Bivacco Casera Pramaggiore
Permette di raggiungere la val Settimana ed il rifugio Pussa, risalendo la bellissima parte alta della val di Suola e valicando facilmente la dorsale del monte Pramaggiore (che da qui può essere salito con breve consigliabile digressione per escursionisti esperti). Da forc. Rua Alta si scende lungo i pendii meridionali del Pramaggiore oltrepassando l’omonima casera in magnifica posizione aperta e solare, calandosi infine verso la testata della val Settimana.
Tempo di percorrenza: ore 4-5 fino al rifugio Pussa
Carta topografica Tabacco foglio 02,021 – segnavia CAI n. 363-366
Anello della val di Rua (o val Rovadia)
Percorso ad anello fattibile anche in giornata con partenza ed arrivo al ponte sul Tagliamento sotto la borgata di Andrazza. Permette la salita (o eventualmente la discesa, se si effettua il giro in senso inverso) della selvaggia e affascinante val di Rua, il valicamento del passo di Suola e il rientro per la val di Suola e il rifugio Pacherini. E’ stato recentemente ripristinato il vecchio sentiero che passa sulla destra orografica attraverso ruscelli e spettacolari cascatelle.
Tempo di percorrenza: ore 6-7 complessive
Carta topografica Tabacco foglio 02 – segnavia CAI n. 368-363-362
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Cresta delle Sarodine
Dal Passo Suola si può intraprendere un’avvincente traversata verso oriente nella parte più selvaggia e dimenticata del gruppo, su sentieri comunque sempre ben tracciati e recentemente risistemati: la cresta delle Sarodine fa da spartiacque fra la valle del Tagliamento e la val Settimana e viene percorsa proprio integralmente fino alla cima Camosci, al cospetto dell’enigmatico monte Chiarescons. Da qui un sentiero scende a sud per forc. Lareseit verso il rif. Pussa, oppure si prosegue la cavalcata lungo il costone settentrionale di casera Masons fino a calare al fiume Tagliamento sotto Forni di Sotto.
Tempo di percorrenza: ore 7-8 fino a Forni di Sotto. Itinerario non difficile (brevi tratti franosi nella parte iniziale richiedono comunque esperienza e piede sicuro) ma molto lungo. Raro incontrare essere umano.
Carta topografica Tabacco foglio 02 – segnavia CAI n. 363-373